domenica 19 giugno 2016

PENSIERI H24

Interessante e difficile allo stesso tempo: individuare e seguire il flusso di pensieri di una donna
Siamo dei veri e propri "mostri". Non solo facciamo tante cose tutte nello stesso momento, ma pensiamo anche a diverse cose contemporaneamente, spesso nemmeno seguendo lo stesso filo logico. 
Ci svegliamo la mattina e già nei primi secondi (involontariamente) elaboriamo un piano sintetico della giornata. Colazione, vestiti, lavoro, pranzo, lavoro, libera uscita, cena, divano, televisione, letto. 
Beviamo il caffè e pensiamo a non macchiarci perché abbiamo addosso la maglietta bianca (che poi smacchiarla è un casino!). Pensiamo che avremmo potuto indossare la camicia nera con il maglioncino leggero. Magari invece, avremmo dovuto optare per la camicia. Nel frattempo, stiamo uscendo di casa, truccate, ancora fresche di crema idratante (che dovremo mettere in frigo perché si conservi bene). 
Entriamo in ufficio e già pensiamo a tutti quei documenti da preparare e le telefonate da fare (che sono le 08.30 della mattina e abbiamo solo altre otto ore davanti per farle tutte). Accendiamo il pc e pensiamo a cosa potrebbe succedere nel caso avessimo lasciato il gas aperto senza accorgercene (anche se ieri sera abbiamo cenato da amici e avremmo fatto in tempo a saltare in aria ... ), leggiamo la prima e-mail e mentre elaboriamo il modo migliore per rispondere, sentiamo il ticchettio dei passi della collega che sta andando in bagno e, in silenzio "vorremo tanto avere le stesse scarpe", ma anche no perché tanto non sappiamo camminare sui tacchi e faremmo la figura di quella ragazza che in città, due anni fa, sembrava trascinare dei pesi alle caviglie talmente li indossava male (e che marca erano? O non erano...). 
 

 
Se vedete una donna intenta alla guida, naturalmente sta passando in rassegna cosa debba fare: freccia se si deve spostare, scalare per superare, guardare lo specchietto prima di frenare, alzare il dito medio se necessita di "fanculizzare". Tuttavia, sta pensando che Maria, la ragazza del supermercato, amica di Andrea e Paolo del bar, ha la stessa macchina di quello davanti. "Chissà se sta ancora quel ragazzo di Parma". 
Mentre "soffochiamo" a causa del sorso d'acqua, pensiamo che l'ultima volta siamo state così male solo quando il nostro fidanzato ha macchiato la camicia con il pomodoro, dopo che fresca di ferro da stiro, l'ha indossata per andare a vedere la partita e al ritorno, più che un capo d'abbigliamento, sembrava la tovaglia della cena con i parenti. Vino e olio: ecco cosa avremmo dovuto comprare al supermercato, ci toccherà ritornare domani. Magari guardiamo prima cosa manca nella dispensa. 
 
Arriviamo a sera distrutte. Per forza, più che cervelli, i nostri, sono computer attivi h24!

venerdì 10 giugno 2016

Per quest'anno ... costume

Finalmente, Dio (o chi per esso) ha guardato in giù e con il cuore pieno di spirito di sacrificio e (tanta) rassegnazione, mi ha concesso di realizzare il sogno di una vita: stare in spiaggia, in costume, senza pantaloncini o teli a coprire la cellulite.
L'estate é cominciata bene: mare cristallino, montagna a picco sul mare e un lembo di sabbia dove non incontri più di cinque o sei persone. Per i magri, mi spiego meglio: il paradiso della pancetta. Il festival del "senza vergogna", il nirvana del "chissene" se i glutei assomigliano a un canyon. Tutta vita!

Mare e spiaggia



Belle le ferie..

"Bella la vita se durasse" dicono al mio paese. Mi verrebbe da aggiungere "anche le ferie".

Se tornassi indietro ai tempi della scuola  (ai tempi del tema da scrivere) e mi chiedessero di scrivere cosa siano per me le ferie, bhe, con molta (moltissima) licenza poetica le definirei come "l'apostrofo rosa" tra VAFFA e 'NCUORE, come la brezza leggera tra l'attimo di terrore per il suono della sveglia e la depressione per la giornata a venire. La corda che ti lanciano all'ultimo secondo, prima di cadere. La boccata di ossigeno quando da una stanza affollata, si esce sulla terrazza. La scarpa da tennis che metti in auto per il cambio, al rientro da una serata sui tacchi. Il cerotto che metti per arginare il taglio. Il pane che salva la situazione quando ti manca l'aria perché hai mangiato piccante. Il dolce a fine pasto (quando la portata principale erano broccoli). La taglia giusta che finalmente trovi in un negozio affollato, durante i saldi. La sabbia che calpesti dopo tanto camminare sull'asfalto. Gli ombrelloni aperti al sole dopo tanta pioggia.

Ah, si, belle le ferie.. e magari durassero.

Sedie sulla spiaggia