venerdì 26 agosto 2016

C'era una volta, a detta di Inga e Rosamunde

Inga e Rosamunde hanno torto. Qualcuno le fermi.
La trama dei loro film (e sottolineo FILM) é sempre la stessa: lui e lei, ricchissimi, nordici e biondissimi. Nessun difetto, nemmeno l'alito pesante! Lei arriva in città per lavoro o perché si sta trasferendo sulla costa, dopo aver scoperto di essere una cornutona vera e lui che, lavorando nell'azienda di papà, l'assume. 
Inzialmente sono freddi, ma nei loro incontri furtivi alla fotocopiatrice o al bagno, si mangiano con gli occhi, sembrano due gatti in amore. 
Fanno finta di ignorarsi, ma il gioco dura poco e ben presto cedono. Cadono uno tra le gam... eh, chiedo scusa...braccia dell'altra. Vuoi che sia perché a lei scappa il cagnolino giù per il dirupo, vuoi che sia perché lei buca una gomma, vuoi che sia perché la madre di lui e il padre di lei sono cresciuti insieme, il finale é sempre che i due gnocconi si fidanzato e una cosa tira l'altra. 
Poi, puntualmente, la peripezie di turno; che sia un amante di lei o il divorzi di lui, i piccioncini devono trovare il coraggio di superare tutto e alla fine ci riescono. Rimangono insieme e a quel punto manca solo il "e vissero felici e contenti". Che dire: "che palle!". 
Mi chiedo, ma alle ideatrici non hanno trovato il diabete? Il dentista tutto ok? Niente carie? 
A me, solo immaginare la trama, mette 'na tristessa! Il bello (o il brutto, dipende) è che le storie d'amore non sono mai così; un "vaffa" ci sta spesso e volentieri. Il bagno va pulito e mentre uno lo fa, l'altro pensa sgrassare le pentole, mica a rincorrere la cabrio della biondina di turno. 
Poi, lo sfondo è sempre il verde della campagna, il mare che sbatte sugli scogli, il vento che muove le "fresche fresche".Per una volta però, pensate a una città come Milano. 
La storia sarebbe diversa e potrebbe assomigliare a una cosa del genere: Mario, operaio, conosce Claudia al bar nel quartiere popolato dai cinesi. Lui pugliese, ma settentrionale d'adozione, lei milanese e figlia di un muratore siciliano. Si fidanzano, vanno a convivere, si sposano. Lui perde il lavoro e lei va a fare le pulizie. Poi lui viene assunto da una ditta in periferia e tra uno spostamento e l'altro trova anche il tempo di flirtare con la collega "maschia". Morale?  Mario cornifica Claudia che resta sola, senza lavoro e con un figlio. 
Dalla bocca di Claudia, ci posso scommettere, non usciranno belle parole, altisonanti e poetiche come quelle pronunciate dalla Marlen, Brigitte, Sophie di turno, nel film. No, Claudia dirà tante di quei "porchi" che anche un alpino veneto in pieno "smadonnamento" post sbronza si vergognerebbe. 
Quindi, care le mie Inga e Rosamunde, vi prego di smetterla. Il "c'era una volta", non vale per tutti!

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