lunedì 22 agosto 2016

CHI VIVE SPERANDO...

Bene, bene, bene. Come già noto, sono tornata dalle vacanze. 
Tutti sappiamo cosa voglia dire e sappiamo che tutto quello che sto per scrivere - confermerete - vale per tutti.

Al rientro ci si sente per metà felici e per l'altra metà depressi, molto depressi.
Siamo già stanchi all'idea che le prossime giornate di ferie siano a Natale (forse) e nello stesso tempo, animati da buone intenzioni; si, siamo pieni di buone intenzioni.

Tanto per cominciare, il prossimo anno col cavolo che mi metto i pantaloncini in spiaggia... potrò andare in giro solo con il mio bel bikini nero appena comprato, con le chiappe sode al vento e senza timori perché rinnoverò il mio abbonamento alla palestra e mi dovranno supplicare per scendere dal tappeto e mettere via i pesi. Tié! Mangerò più fibre e meno dolci. Più insalata e meno pizze. 
Secondo poi, ho intenzione di smettere di lamentarmi della stanchezza pre-post-durante lavoro (che tanto mica sollevo massi). Anzi, voglio alzarmi prima, fare delle abbondanti - ma non troppo - colazioni e uscire di casa presto, in modo da arrivare in ufficio puntuale, anzi no, in anticipo. 
Terzo inoltre, organizzerò meglio i tempi, stilerò una lista delle priorità e riuscirò ad avere più tempo per me stessa e per le persone care, riuscendo a risparmiare di più e all'occasione, fare shopping ragionevole e ragionato. Si, si, incontrerò anche le maggiori personalità al mondo e tra una cena diplomatica e una spolverata al mobile del salotto, riuscirò a portare la pace nel mondo.

Tante buone intenzioni... come ogni estate, come ogni anno. Beato chi crede nelle favole. 
Mia nonna, anche se in un dialetto molto diverso da quello veronese, diceva sempre che chi vive sperando, muore in modo brutto... "chi vive sperando, schiatta 'ngop o cess" (e scusate il francese)!

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