giovedì 14 aprile 2016

Chi cerca nella dispensa...



Qualche volta, ma solo qualche, credo che non sia io a cercare il cibo. Lui cerca me. Mi cerca e mi trova.

Avete presente quando il mondo non gira come diciamo noi, quando passeresti la giornata a letto e "ciao"? Ecco, in quei giorni, mi sembra che l'unico in grado di capirmi sia il cucchiaio da minestra inzuppato nel barattolo di cioccolato. Un bella secchiata di crema di nocciole, una confezione da 200 gr di biscotti... 
Funziona che apro la dispensa, sbuffando perché non so bene cosa cerco, ma so che qualsiasi cosa capiti davanti... "buona". 
Apro la dispensa e, con aria innocente, lei è lì. La via di salvezza della psiche, la consolazione. Tutti quei bei dolciumi che mi guardano (che in realtà, poi, mi guardano anche i ceci, le lenticchie, i fagioli, ma mi fanno meno "pressione").
Nel momento esatto in cui realizzo che sto per cedere al languorino e che mi abbufferò tra 3,2,1, compaiono sulle mie spalle i classici consiglieri; sopra una, il buono (l'angelo) mi dice quello che mi direbbe mia madre: "basta mangiare che poi ti viene il culone". Sopra l'altra, il diavolo mi fa ragionare a modo suo: "che te ne frega, il lato B è già abbondante! Fattelo n'artro cucchiaino!".
L'intera lotta tra il bene e il male, tra la fame e il grasso, tra me e la dispensa. Come finirà? Ve lo dico io, ma prima faccio razzia un altro po'.


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