lunedì 25 aprile 2016

DAY 1: PUCCIA IS THE WAY

È un po' che non scrivo "le mie memorie",  allora ho pensato (e spero siate d'accordo) che potrei riprendere raccontandovi del mio viaggio a Taranto.  Essendo ancora in atto,  vedrò di elaborare perle e fior fior di descrizioni (alla mia maniera).
Premetto, la trasferta pugliese è nata per rivedere una coppia di amici, mitica compagnia a New York,  riconfermatasi piacevolissima da frequentare. A loro dedico questo piccolo racconto di viaggio: grazie per l'esperienza,  per le risate, per la "panza".

DAY 1: PUCCIA IS THE WAY
Arrivati a Bari,  siamo stati accolti in maniera esemplare e abbiamo continuato il nostro viaggio fino a Taranto. Grazie a un ottimo oratore, abbiamo constatato subito che la città è magnifica (o come diciamo a Verona "gran bella").
Un giro per le vie storiche,  il mare...  facile innamorarsene.
Pezzo forte è il Castello Aragonese.  Una gioia per gli occhi,  ma anche una bella dose di cultura, sparata diretta nelle vene. La visita turistica di sera poi,  scendendo sulla lingua di mare che dá sulla città, è stata una poesia. E "va a quel paese" a quelli che parlano solo dell'Ilva.


Una volta "riempite le sacche" di storia e dopo tutta quella bellezza per gli occhi,  lo stomaco reclamava cibo. Non sapevamo ancora cosa avremmo approcciato quella sera stessa: LA PUCCIA.
La PUCCIA non è un panino,  non è una pizza ... è molto di più;  riempita con un kg di bontà che ti colpisce prima in faccia,  poi ti scivola in bocca e infine, ti conquista il cuore.  Puoi condirlo e "abbuffarlo" come vuoi.  La mangi senza posate,  preparandoti psicologicamente al fatto che ti sporcherai,  probabilmente fino ai gomiti.
La puccia è talmente immensa che non ne escludiamo l'esportazione  in terra veneta. Pucciare per credere.  PUCCIA IS THE WAY!

Panino puccia




Nessun commento:

Posta un commento

Questo è il mio Punto, il tuo qual è?