domenica 3 aprile 2016

GENERAZIONE STAGE

Non che al momento ne abbia bisogno (facendo "corna"), però, colpa delle tante volte in cui mi è capitato di cercare lavoro, l'occhio sugli annunci di offerte lavorative mi casca. 
Già, mi capita di leggerne, in rete e sulle vetrine dei negozi, nei grandi Centri Commerciali, e lasciatemelo dire: fanno schifo. Fanno ridere, fanno venire la rabbia dal profondo dell'anima. 

Ultimamente poi, sta prendendo piede la parola STAGE, quasi come andasse di moda tra i datori di lavoro (grandi o piccole aziende). "SI OFFRE CONTRATTO DI TIROCINIO" è la frase che più spesso si legge. Tuttavia, la cosa che mette tanta tristezza e lascia l'amaro in bocca è che questo tipo di "contratto" (se così possiamo definirlo), una volta, veniva offerto al giovane laureato che, essendo proiettato verso la specializzazione, voleva fare professioni come il medico, l'avvocato. Fatti i canonici mesi a paga misera o nulla, si veniva (con un po' di fortuna) assunti, a tempo indeterminato (e allora "si facevano soldi"). Ora? Beh, adesso il TIROCINIO viene offerto indistintamente per qualsiasi tipo di impiego, età, periodo: barista, commessa, segretaria, muratore, magazziniere, vecchio, giovane e appena uscito dalle scuole, padre di famiglia quarantenne.

La situazione in cui versiamo è proprio triste e dà da pensare sicuramente. 
Inviterei chi cerca personale da impiegare a fermarsi un secondo, a pensare bene a chi cerca e a cosa offre.


FOTOGRAFIA ESPRESSIONE DUBBIOSA

Dunque, cara azienda, ufficio, studio (e chi più ne ha), quando cercate un "impiegato tra i 25 e i 40 anni, con pluriennale esperienza nella mansione di addetto al marketing, con almeno 4 anni di lavoro in amministrazione e con una buona padronanza di una lingua a scelta tra l'inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo e il russo, ottima capacità di organizzarsi, gestire i clienti e i fornitori, disponibilità a trasferte, assoluta disponibilità a orari flessibili anche nei giorni festivi", cosa cercate esattamente? Come può una persona normale, un normalissimo ragazzo di 24 anni o una signora di 39, avere tutte queste caratteristiche? Passi per gli anni lavorativi della signora adulta, ma la "pluriennale esperienza", il ragazzo diplomato o la ragazza appena laureata, ventenni, come possono essersela fatta? O studiavano o andavano a lavorare, no? Anche avessero scelto di andare a lavorare una volta fuori dalla "scuola dell'obbligo", la buona conoscenza della lingua estera (a scelta tra il cinese, il russo, l'arabo) come possono averla? Avete forse notizia di qualcuno nato "IMPARATO?". 
L'esperienza si fa sul campo. Come possiamo tollerare che le persone non vengano assunte perché non hanno già fatto gavetta nella stessa mansione? 
Al giorno d'oggi, nessuno vuole insegnare più niente, ma si pretende che tutti sappiano fare. 
"Vorrei fare la barista"; sicura? Sai fare il caffè con una macchina di quelle? No? Niente, dovevi esercitarti a casa... e preparare la moka non vale... (la cosa è senza senso, ma questo è quello che ci si sente dire). 
Inoltre, caro datore di lavoro che vuole, come si dice al mio paese "OVO, GALINA E ... ", come puoi pensare di offrire a una persona che abbia dai 30 ai 50 anni, un contratto di stage. Ci prendiamo in giro? Cosa ci facciamo a 30 anni con poche centinaia di euro al mese? La fame? Anzi, ci paghiamo l'assicurazione della macchina e il carburante per venire a lavorare, 8/9 ore al giorno, gratis! Splendida, splendida idea... dove devo firmare?
Siamo seri per favore. Un padre o una madre che ci fanno? Cosa mettono nel piatto ai figli? L'affitto o il mutuo come lo pagano? Ci sono! La colpa è loro! Non bisognava fare i figli, non bisogna avere vizi strani come mangiare o volere cose come un tetto sopra la testa.
Le aziende vogliono giovani smart, automuniti, disponibili, flessibili, dinamici, splendidi... per un compenso che sfiora il baratto con lattine di birra vuote e cassette di mele o, peggio mi sento, la pacca sulla spalla e un calcio nel..
Un altro punto è capire che, il giovane altamente specializzato, con la conoscenza di 4 lingue straniere, a fare il tirocinio, non ci pensa proprio! Non è sprovveduto. Magari resta qualche mese in più a casa di mamma, ma non vuole proprio fare la fame. In questo caso è l'azienda che perde l'occasione.

Negli ultimi anni, noi giovani ci siamo sentiti accusare di tutto: se resti in famiglia, sei un mammone e un delinquente svogliato, pigro. Se vai a vivere da solo, mangi pane e cipolla perché non puoi permetterti altro. Se ti sposi lasciamo stare, se fai i figli ancora peggio. Se cambi lavoro perché ambisci a qualcosa di meglio, fosse solo per qualche soldo in più, sei schizzinoso e non meriti nulla. 

Personalmente, non capisco più come gira il mondo del lavoro e, bene o male, lavoro da 10 anni. 
Una cosa sola mi sembra chiara: "se tutto va bene, siamo rovinati".

CARTELLO CON SCRITTO JOBS










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