lunedì 15 febbraio 2016

Che gioia il risveglio!

ragazza tristeMia mamma dice sempre che mi lamento troppo. Avrà anche ragione, ma ci sono cose che veramente mi fanno partire l'embolo!


Un esempio veloce: avete presente quella canzone di qualche anno fa che faceva più o meno "la gioia del risveglio è l'attimo in cui tutto l'universo gira intorno a noi..."? Ecco, proprio.


Punto primo: nello svegliarsi non c'è una mazza di bello, specialmente se è Lunedì. 
Apri gli occhi e, dopo il primo momento di smarrimento (in cui capisci di essere nel tuo letto, nella tua stanza, a casa tua), ti rendi conto che tra poco ricomincia la routine e quello che doveva essere un portentoso weekend di relax è finito, miseramente andato. Bye!
Dopo lo sconcerto per essersi persa due giorni di pace e vita, nulla è più lo stesso.
Bussano alla porta del cervello tanti pensieri e ti montano (nell'ordine) la rabbia, il nervoso, la tristezza e la rassegnazione mista a disperazione/depressione. 'Na botta in fronte! Una mazzata sul coppino! 

Punto secondo: l'universo che gira intorno a chi? A me? L'universo prende le distanze. Taglia la corda. Emigra sotto falso nome. I "pianeti" mi girano così tanto che la luna non sa più a che orbita votarsi!
Il "noi" di cui parla la canzone, soprattutto durante la settimana non esiste. 
La mattina è tutto un "alzati dal letto", "dai che è tardi", "ti muovi?"... dove sta il "noi"?

Svegliarsi è già stressarsi. L'odioso suono (ah, il modo più veloce per farsi entrare in odio una canzone è impostarla come sveglia), realizzare che devi uscire dal piumone, fare la doccia (velocemente) sfidando i riflessi (che alle 07.30 della mattina non esistono), vestirsi, fare colazione, lavarsi i denti, uscire di casa, incontrare gente e fare cose... 
Qualcuno dirà: "beh, alle 07.30 è già tardi, pensa a chi lavora di notte o comincia presto". La mia risposta è che sicuramente nutro tanta stima per queste persone e nello stesso tempo, proprio loro sapranno darmi ragione!

Fotografia di una sveglia


Vorrei tanto sapere come fanno poi, tutte quelle donne che riescono a uscire di casa truccate, vestite di tutto punto, con fare ammiccante e viso riposato, piene di sprint, come se la vita fosse una passeggiata e davanti a loro ci fosse la giornata più bella della loro intera esistenza!
Personalmente, superato lo shock del mettere giù i piedi dal letto, fare la doccia è già una conquista. 
Ah, non oso immaginare chi ha figli! Coordinare te, il marito, i bambini, placare le liti che sorgono per il bagno, portare fuori il cane, dare l'acqua alle piante, accarezzare il gatto, infilarti le scarpe, portare chi all'asilo, chi alla fermata e finalmente (perché è questo il caso di dirlo) arrivare in ufficio. 

Negli spot pubblicitari fanno sembrare tutto facile. 
Famiglie intere che si ritrovano come fosse Natale, sorridenti e pronti ad affrontare con successo la giornata. Scodelle piene di latte, cereali, tazze spropositate di caffè. Hanno il tempo di "spazzolarsi" qualsiasi cosa ci sia sulla tavola: frutta, merendine, pane e marmellata, cioccolata, spremuta. 
Io? Devo mangiare poco per non stare male (visto che non reggo l'acidità di stomaco), per non diventare un transatlantico con un lato B da portaerei e perché ho i minuti contati.
Ancora e sempre nelle pubblicità, lui e lei corrono per aggiudicarsi la brioche (confezionata), ma la verità è che l'unica battaglia riguarda la questione bagno. Si fanno i turni e bisogna stare attenti a stare nei tempi, altrimenti... si parte con gli sproloqui. 

Concludendo: quello che ha scritto la canzone, vorrei proprio conoscerlo.
Anzi, no, spero mi passi davanti una mattina!

Caffè con tazzina

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