martedì 9 febbraio 2016

Chi dice donna... dice borsa!

Ascoltando Noemi che canta, mi viene proprio da dire che ha ragione; la borsa delle donne contiene il mondo. Il proprio mondo

La borsa di una donna è pesante, sempre. E gli uomini che si lamentano quando devono tenercela per qualche minuto ..." ma cosa c'è dentro, mattoni? "
La verità è che non usciamo di casa senza le cose che "potrebbero servirci". Fazzoletti, portafogli, caramelle, occhiali da sole, astuccio con trucchi, deodorante, profumo, spazzolino. Non ci muoviamo senza avere dietro il cellulare. E non è tutto.
Quando guardo in fondo alla borsa, penso tra me e me che ci troverò anche qualcuno scomparso e a cui hanno dedicato una puntata a "Chi l'ha visto?".

Prima di "prendere" la porta (sempre e rigorosamente di fretta, perché noi il ritardo l'abbiamo nel sangue), passiamo all'appello mentalmente tutto quello che abbiamo effettivamente già in borsa e quello che ancora non abbiamo, ma potrebbe, eventualmente, anche solo in caso remoto, servirci. 
Esempio: ago e filo non lo metti nella tasca interna? Metti il caso che ti salti la cucitura sulla manica del maglione? Per sicurezza prendo anche quei due bottoni sulla mensola... magari servono perché, nella fretta della routine, ti si "molla" il bottone dei pantaloni.
Poi, oggi c'è da affrontare una giornata dura, stressante (oddio, già sento l'ansia)... prendo anche la boccetta con le gocce di tranquillante, o meglio, la valeriana. Eh si, ma la tazza con cui berla? Prendo anche quella; mezza sbeccata da un lato, tanto è quella da tenere in ufficio. 
Mamma che mal di testa! Sono solo le otto e mezzo, meglio portare con me anche un antidolorifico. 
Attenzione! Forse... No dai, no, questa non è la settimana giusta, ma... non si sa mai. Un paio di assorbenti li metto in borsa. 
Dunque, colazione fatta. Pranzo in mensa. Eh, ma poi? Spuntini? Porto via anche un paio di mandarini o il contenitore con l'ananas (che, per la cronaca, brucia i grassi... ).
Accidenti, dimenticavo l'acqua. Porto via anche una sciarpa leggera per star tranquilla. I guanti. I cerotti perché devo camminare tanto e correre da una scrivania all'altra e non si sa come le scarpe possano comportarsi. 
Chiavi: della macchina e della porta. Aspetta, aspetta, la giacca! Il caricabatterie, gli auricolari, le monete per il caffè...


Intanto, lui in macchina aspetta e quando ti vede arrivare, in affanno come se avessi corso attorno al quartiere, fa il suo sorrisino da "questa donna non sta bene" e mette in moto. 
Poi, ad un tratto, non più tardi di 5 minuti dopo, sempre lui, che ti "sfotteva" silenziosamente, comincia a tastarsi disperatamente le tasche dei jeans come se cercasse qualcosa. 
A questo punto, tu, donna comprensiva e lungimirante, con l'espressione di chi sa cosa sta per succedere, lo guardi e gli chiedi "AMORE, TI SERVE QUALCOSA? "... e lui, con la faccia d'angelo di chi sa, invece, di essere in fallo "... si, grazie, un FAZZOLETTO perché NON LO TROVO,,, "

Diciamo la verità, femmina vuol dire anche caos, ma caos ordinato (se possibile). 
Ciascuna di noi si porta dietro un pezzo di casa e un bel pezzo di sé. 


Nessun commento:

Posta un commento

Questo è il mio Punto, il tuo qual è?