domenica 10 gennaio 2016

Domenica è sempre Domenica?

Finalmente, ecco Domenica.
Tutti con il telecomando in mano, seduti sul divano con la copertina e magari un buon caffè fumante. 
La famiglia riunita, le passeggiate in centro...ehm, no, volevo dire al Centro Commerciale.
La domanda sorge spontanea: perché? 
Forse, non bastano gli altri 6 giorni della settimana per fare acquisti? Quante ore occorrono per riempire la dispensa se non possiamo fare a meno di andarci anche oggi. 
Diciamo la verità, si va per negozi anche di Domenica perché ci si annoia. Non siamo capaci di restare a casa o di riunirsi con gli amici e parenti in pieno relax. Preferiamo andare in luoghi affollati, a guardare vetrine piene di cose che non servono ma che attirano lo sguardo e ci distolgono da altri pensieri. 
Andiamo nei Centri Commerciali e pretendiamo anche che il personale sia carino e cortese nei nostri confronti. Abbiamo torto. Loro stanno lavorando perché la maggior parte di noi vuole un diversivo rispetto alle gite fuori città. 
Andiamo dai commessi e sfoderiamo perle che, tornassi indietro a quando lavoravo in negozio, raccoglierei in un libro. Diventerei ricca!
Scriverei: DALLA VITA DI UNA COMMESSA: SCENE DI ORDINARIA PAZZIA
Ricordo solo alcune delle domande e delle osservazioni che ho sentito uscire dalla bocca dei clienti e se ci penso, ancora rido. Anzi no, scuoto la testa, sconsolata!
Ricordo una volta, durante il turno di pomeriggio. Una coppia di ragazzi entra e lui mi chiede di provare un paio di scarpe. Provate e piaciute, lo accompagno alla cassa per ultimare la vendita. Al mio commento "vedrà che si troverà bene. Sono scarpe valide e traspiran.. " non riesco a finire la frase che lui parla e sgancia tale perla "speriamo, perché con quelle che indosso ora devo lavarmi i piedi tutti i giorni". Si, avete capito bene. Immaginate la mia faccia davanti a tanta verità.
O ancora, la signora che entra in negozio e alla tua domanda "posso essere utile?" risponde in puro dialetto veneto: "Si, mi serco un par de scarpe che le sia SPORTIVETE, ma anca ELEGANTINE" (la donna cercava scarpe che fossero eleganti e sportive contemporaneamente). 
A tale richiesta, il mio neurone si spegne e va avanti per inerzia. Che richiesta è?
Come fa una commessa ad accontentare esigenze di questo tipo. Un modello può essere elegante, con il tacco o senza, di cuoio o di tela, ma non può, in alcun modo, essere SPORTIVO ed ELEGANTE allo stesso tempo. Gente, togliamocelo dalla testa!
Visto che ci siamo, scordiamoci anche che ad ora di chiusura, la commessa sia felice di farvi entrare a "guardare". No. Le luci spente indicano STOP! A CASA! e non, attenuo l'illuminazione per creare un'area di mistero e favorire "l'esperienza di acquisto". Soprattutto perché ad ora di chiusura, noi andiamo a casa semplicemente uscendo dalla porta e salendo in auto. La commessa resta fino a quando tutta l'area espositiva non splende. Fino a quando i vetri non sono puliti e le procedure amministrative completate. Perciò, pensiamoci! 
Ancora oggi, quando mi capita di passare davanti a quel negozio, confesso, un sorriso (dal sapore anche lievemente amaro) mi spunta. 
Tuttavia, se ripenso alle domeniche passate lì dentro, capisco perché bisogna opporsi alle aperture festive dei negozi. A casa si sta bene ed è giusto che ci stiano tutti. Soprattutto chi ha dei figli. 
Quando eravamo piccoli, il pomeriggio in famiglia era una vera istituzione. Dopo giorni di lavoro e di scuola, si passeggiava con mamma e papà e si vedevano gli amici. La Domenica era Domenica e siamo sopravvissuti senza l'inutile "struscio" per le gallerie affollate (e sempre uguali) dei Centri Commerciali. 
Sarebbe bello tornare indietro e perché qualcosa cambi, basterebbe abbassare le serrande e far capire a chi ha voce in capitolo che un'ora passata lontano dal negozio non è una perdita di denaro. Un'ora lontano dal negozio è guadagnare in termini di salute, rapporti sociali, interessi personali. 

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